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giovedì 8 febbraio 2018

Portovenere - Chiesa di San Pietro

SAN PIETRO: IL SACRO ATTRAVERSO IL PROFANO

La Chiesa di San Pietro in epoca romana fu un tempio pagano dedicato alla dea Venere Ericina. All’interno, infatti, sulla destra dell’entrata, nella parte più antica della chiesa, sono ancora visibili i resti del vecchio luogo sacro. Qui, protetto da una lastra di vetro, un ampio tratto dell’originario pavimento marmoreo policromo è sopravvissuto al trascorrere del tempo. Disegni a scacchi, fasce, stelle e cerchi, fanno ancora bella mostra di sé, consentendo al visitatore di intravedere quale doveva essere la bellezza e la ricchezza di quell’arcaico luogo di culto.


San Pietro di Portovenere, resti originali  del pavimento del tempio alla dea Venere Ericina di epoca romana
Resti originali  del pavimento del tempio alla dea Venere Ericina di epoca romana

A mio parere la Chiesa di San Pietro è il luogo più bello e romantico di Porto Venere. Se hai seguito l'itinerario che ti ho consigliato nel post dedicato a Portovenere, giunto in Piazza Spallanzani, un’ampia area di forma rettangolare con il pavimento in pietra, eccoti finalmente al suo cospetto: San Pietro, probabilmente la chiesa più fotografata al mondo dopo la Basilica di Roma. Per visitarla devi affrontare la lunga ma dolce ed ampia scalinata.
Portovenere, Piazza Spallanzani dominata dalla chiesa di San Pietro
Piazza Spallanzani. A destra la scalinata che conduce alla chiesa

Caduto l'impero romano d'Occidente, nel V secolo il tempio pagano venne trasformato in una piccola basilica paleocristiana e solo nel 1198, finalmente, la chiesa venne consacrata assumendo così in pieno il ruolo di luogo di culto cristiano. Furono poi i genovesi, tra il 1256 e il 1277, a realizzare la struttura che ancora oggi ammiriamo.

La chiesa è costruita su uno sperone roccioso, all’estremità ovest del paese. Nei secoli la struttura ha duramente subito le conseguenze delle vicissitudini che hanno contraddistinto la storia d’Italia. Distruzioni, depredazioni, saccheggi, incendi. Dai bombardamenti della flotta aragonese di Carlo VII, alle deturpazioni dell’epoca napoleonica, quando ridotta a bivacco per le truppe, venne data alle fiamme e riadattata a batteria per la difesa del golfo; quindi il riutilizzo, da parte della Regia Marina italiana, come stazione fotoelettrica di scoperta. Finalmente, tra il 1929 e il 1934, la chiesa venne completamente ristrutturata; ulteriori restauri furono effettuati nel 1987-88 per consolidare il campanile e i muri esterni.

LA CHIESA DI SAN PIETRO

San Pietro

Con le sue fasce bianche e nere, tipiche dello stile gotico-genovese, la piccola Chiesa di San Pietro costituisce il vero valore aggiunto di Porto Venere. È Particolare, con il suo ingresso laterale, ed è bellissima nella sua apparente semplicità. Sarà per questo che decine e decine di coppie provenienti da tutto il mondo, scelgono ogni anno questo particolare luogo per coronare il loro sogno d’amore. Difficile trovare uno scenario migliore da quello offerto dalla Chiesa di San Pietro per un romantico scambio di promesse nuziali.


Avvicinandosi all’ingresso, balza subito agli occhi il particolare portone d’entrata. Piccole statue di bronzo raffiguranti santi ed apostoli sono scolpite sulle due ante del portone. Anche l’interno, come la facciata, è decorato a strisce orizzontali bianche e nere. La parte più antica della chiesa è realizzata con l’asse longitudinale orientato a levante a pianta rettangolare ed abside semicircolare; la parte più recente, quella medioevale, volge verso sud la sua abside quadrata. Pur nelle sue piccole dimensioni, la chiesa è divisa in tre navate, di cui quella centrale più ampia.

Due immagini del particolare portone di ingresso

L'ala "genovese" della chiesa, con al centro l'austero altare

Entrando lo sguardo viene immediatamente catturato dal semplice altare in marmo bianco. Ai lati dell’altare sono presenti due piccole cappelle a pianta quadrata. Al disopra della cappella di sinistra si erge la torre campanaria, a sezione quadrata, che culmina con un tetto a piramide. Sulla destra dell’altare una porta permette l’accesso ad un piccolo poggiolo con vista sul canale di Portovenere e sull’Isola Palmaria.
Spettacolare, in inverno, il contrasto tra il mare e le cime innevate delle Alpi Apuane che si intravedono attraverso una finestra ricavata sul vecchio muro di pietra. Di fronte all'altare, a destra dell’ingresso, come detto, troviamo la parte più antica della chiesa. Oltre ai resti del pavimento di epoca romana, è presente una statua raffigurante San Pietro e, sulla parete opposta, un piccolo organo a canne.
Vista sul Golfo e sulle Apuane
Vista sul Golfo e sulle Apuane
San Pietro
San Pietro
Organo a canne
Il piccolo organo a canne

All'esterno, sulla destra, un ridotto loggiato con tre archi di epoca romana, consente una spettacolare vista sul tratto di costa nord del levante ligure e sulla Grotta Byron.

Portovenere, vista dal loggiato di epoca romana
Vista dal loggiato di epoca romana

Ancora migliore è il panorama che si gode salendo la ripida scalinata che si apre sulla sinistra del loggiato. La scala consente l’accesso ad un’ampia terrazza dove si può realmente godere della bellezza della costa ligure. Dalla terrazza, inoltre, lo spettacolo del sole che tramonta sul mare è un’esperienza assolutamente da vivere.


Come ho già detto nel post dedicato, Portovenere e la sua antica Chiesa di San Pietro, è un luogo che ti consiglio di visitare. Non rimarrai deluso!

Buona montagna a tutti!

Ciao sono Mauro Moscatelli di Piccoli Sentieri, benvenuto nel mio blog.
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2 commenti:

graziella Arrighi ha detto...

bellissimo il tuo lavoro di presentazioni fotografiche e il riassunto della storia di questa Chiesa fantastica, Sempre difficile concretizzare,, Bravo,

Mauro ha detto...

Graziella ti ringrazio per il tuo commento che purtroppo ho letto solo ora.

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