Piccoli Sentieri

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domenica 19 agosto 2018

Monte Casarola e Alpe di Succiso

Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano

Questa del  20 Luglio 2018 non è la mia prima escursione ad anello sul Monte Casarola e Alpe di Succiso. Questa, infatti, è la terza volta che mi ritrovo a percorrere i sentieri che dal Passo della Scalucchia salgono sulle citate cime, un bel percorso ad anello di 12 chilometri per trascorrere una bella giornata di sport immerso nella natura e nei profumati silenzi della montagna.

Data escursione: 29/07/2018
Trasferimento: da La Spezia al Passo della Scalucchia percorrendo la SS62, la SS63 e la SP102 (Aulla, Pallerone, Fivizzano, Passo del Cerreto, Collagna, Valbona).
Tempo di percorrenza: da La Spezia circa 1h 50' per una distanza di circa 69 Km.
Punto di partenza e arrivo escursione: Passo della Scalucchia
Punti di appoggio: rifugio non gestito Rio Pascolo.


Tracciato dell'escursione

Grafico delle quote e delle velocità

L'escursione su Google Earth

(tutte le immagini possono essere ingrandite cliccando sulla miniatura)

Itinerario: è il sentiero 667 che dal Passo della Scalucchia ci porterà direttamente sulla cima del Casarola e successivamente sull'Alpe di Succiso. La giornata è fresca, nuvolosa e nel pomeriggio è prevista anche l'arrivo della pioggia. In compagnia dell'amico di tante escursione Salvatore e la sua bella Chicca, ci incamminiamo decisi superando il Monte Ramiceto e il Monte Piano in leggera salita, nel bel mezzo di una bellissima faggeta che, lo sappiamo per certo, è molto generosa nella produzione di ottimi funghi commestibili.

Il sentiero 667 in tutto il suo splendore
Il sentiero 667 in tutto il suo splendore


Buca del Moro
Superata Buca del Moro (quota 1475 m) finalmente si comincia a salire lungo i fianchi del Casarola sulla costa che, secondo le carte, prendono il nome di La Fracassata, Il Ghiacciarello e Costa del Mainasco. Malgrado il sentiero sia facile da percorrere, la pendenza si è fatta decisa, con pendenze che in alcuni tratti superano abbondantemente il 40%; il sudore comincia a scorrere copioso sulla pelle, malgrado la giornata non proprio caldissima.

A metà salita ci concediamo 10 minuti di pausa. Ne approfitto per riprendere fiato e per scattare qualche fotografia agli immancabili fiori che in questa stagione costellano di colore e di profumi i prati delle montagne.



Anche la Chicca si gode un meritato momento di relax tra i profumi di un prato fiorito
Ripreso il cammino ci ritroviamo ad affrontare l'ultimo tratto di salita, con le nuvole che avvolgono come un abbraccio l'anticima del Casarola, a 1958 metri di quota.

L'anticima del Casarola fa capolino tra le nuvole
L'anticima del Casarola fa capolino tra le nuvole
Uno sguardo all'indietro ed ecco un'altro gruppo di escursionisti che sale lungo il crinale che noi abbiamo appena superato. I sentieri che salgono al Casarola sono molto frequentati perché non vi è alcuna difficoltà tecnica da superare.

Il crinale della Costa del Mainasco
Il crinale della Costa del Mainasco
Raggiunta finalmente l'anticima, siamo ormai a pochi minuti dalla vetta del Casarola.

L'anticima nord del Casarola
L'anticima nord del Casarola
Un ultimo piccolo sforzo e siamo in vetta

In vetta al Casarola ci fermiamo giusto il tempo di scattare una foto che, come le atre, finirà dritta dritta nel libro dei ricordi.

La vetta del Monte Casarola, 1978 metri di quota
La vetta del Monte Casarola, 1978 metri di quota
Proseguendo in direzione dell'Alpe, il sentiero si pone in leggera discesa fino alla sella dove si incrocia il 675 proveniente dalla Foce del Secchia; in questo tratto abbiamo perso circa trenta metri di quota. Un gruppo di escursionisti sta salendo dal ripido 675 diretto anch'esso all'Alpe mentre un'altro sta scendendo dal sentiero di cresta.

L'affollato sentiero di cresta

La vetta dell'Alpe di Succiso
La vetta dell'Alpe di Succiso

Alpe di Succiso, 2016 m
Alpe di Succiso, 2016 m
Ricominciando a salire superiamo i circa 60 metri di quota che ci separano dalla a vetta dell'Alpe di Succiso  che finalmente raggiungiamo dopo qualche minuto di cammino. E' arrivato il momento di concederci una buona mezz'ora di riposo e relax. Almeno così credevamo.

Invece neanche il tempo di togliere lo zaino dalle spalle che ecco arrivare un'orda di barbari. Urla e schiamazzi improvvisamente rompono la pace della vetta che sembra quasi di essere sulla spiaggia affollata di una qualsiasi riviera. Non so come, ma il mio compagno di traccia in mezzo a tutto quel trambusto riesce pure ad appisolarsi e schiacciare un pisolino di una decina di minuti. Potenza della montagna!


Esaurito il tempo a disposizione per la sosta ci approntiamo per iniziare il rientro al punto di partenza. Normalmente saremmo dovuti ritornare sui nostri passi per qualche centinaio di metri fino a ritrovare il sentiero 675, quello che avevamo incontrato salendo dal Casarola e che salendo dalla Foce del Serchia scende verso la valle Rio Pascolo. Ma per ridurre la possibilità che la prevista pioggia possa sorprenderci ancora in cammino, decidiamo di accorciare i tempi della discesa per cui ci "buttiamo" decisi su un sentierino non marcato che dal versante nord dell'Alpe scende verso il Monte Torrione. Il sentiero lo abbandoniamo circa 100 metri di quota più in basso, per proseguire poi sulla destra su alcune tracce marcate dagli animali che tagliano letteralmente il fianco nord dell'Alpe. Grazie a questo taglio perdiamo velocemente quota fino ad andare ad intercettare, più in basso, il sentiero 675 attraverso il quale giungiamo al rifugio non gestito Rio Pascolo.

Il Vallone Rio Pascolo
Il Vallone Rio Pascolo
Il Monte Torrione
Il Monte Torrione
Rifugio Rio Pascolo 
Il Monte Casarola
Il Monte Casarola
Scendiamo dall'Alpe di Succiso
Il rifugio Rio Pascolo
Il rifugio Rio Pascolo
Il rifugio Rio Pascolo
Il rifugio non gestito Rio Pascolo e il suo piccolo bivacco

Il rifugio Rio Pascolo "Paolo Consiglio" fu eretto nel 1977 nel vallone Rio Pascolo (1560 metri di quota) e ristrutturato nel 1999. Fu intitolato a Paolo Consiglio, accademico del CAI e alpinista, scomparso nel 1972. Normalmente il rifugio con i suoi 22 posti letto è chiuso e per poterne usufruire è necessario contattare il Centro Turistico Giovanile di Reggio Emilia (0522-511576). Chiunque invece può usufruire del piccolo bivacco accessibile sul lato ovest della struttura, che è aperto e disponibile per tutto l'anno.

L'escursione ormai volge al termine, non ci rimane che imboccare il sentiero 669 che nel giro di un paio di chilometri e mezzo ci riporta alla Buca del Morto da dove ripiegheremo sul sentiero 667 per tornare al Passo della Scalucchia.



Principali dati dell'escursione:
Quota massima: 2.016 m
Dislivello positivo accumulato: 849 m
Distanza percorsa: 11.9 km
Tempo totale: 6h 50'
Difficoltà: E
Scarica la traccia

La pioggia infine è arrivata, ma noi eravamo ormai in macchina in rientro verso Spezia. L'escursione sul Casarola e Alpe di Succiso partendo dal Passo della Scalucchia è magari impegnativa dal punto di vista fisico, ma certamente non lo è da punto di vista tecnico. E' per questo motivo che mi sento di consigliarla a tutti, anche a chi è alle prime armi con i sentieri di montagna.

Buona montagna a tutti!

Ciao sono Mauro Moscatelli di Piccoli Sentieri, benvenuto nel mio blog.
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2 commenti:

Augusto Grazioli ha detto...

Volendo andare nei prossimi giorni dal Passo della Scalucchia all'Alpe di Succiso, ho letto il suo blog, interessante e utile.

Solo una nota: ovviamente si tratta delle "sorgenti" del Secchia, non della Foce!
(ripetuto due volte)

Mauro ha detto...

Ciao Augusto, ovviamente si tratta delle sorgenti e non della foce come erroneamente da me scritto.
Un saluto
Mauro

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