Piccoli Sentieri

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martedì 20 giugno 2017

Manarola - Vernazza - Corniglia - Volastra - Manarola

APPENNINO LIGURE - PARCO NAZIONALE DELLE 5 TERRE

Le 5 Terre sono famose in tutto il mondo per la bellezza dei suoi coloratissimi borghi, per il mare color turchese e per la natura incontaminata. Tra i tanti modi utilizzabili per raggiungere gli ameni borghi, fortunatamente, troviamo anche una nutrita serie di sentieri, la maggior parte dei quali sono perfettamente segnati e mantenuti. Un modo alternativo di godere della bellezza di questo tratto di costa della riviera ligure.




Data escursione: 29 giugno 2016

Trasferimento: da La Spezia a Manarola. Manarola è raggiungibile sia con l'auto in circa 20' (da La Spezia) attraverso la SP370 sia con il treno in circa 10'. Per ovvie ragioni il centro di Manarola non è direttamente raggiungibile con auto o moto. I non residenti possono usufruire di un piccolo parcheggio a pagamento a circa 350 mt dal borgo.

Punto di partenza e arrivo dell'escursione: Manarola

Punti di appoggio: l'escursione attraversa aree molto antropizzate facilmente raggiungibili in caso di necessità.





Itinerario: abbandonato lo scooter in prossimità del parcheggio, individuiamo subito una larga scalinata del sentiero CAI 506 che sale lineare. La percorriamo nella sua interezza costeggiando la Strada Provinciale dei Santuari (SP51) fino a località Piè di Fiesse. Al di là della provinciale individuiamo una abitazione con sulla destra un sentiero ed i classici cartelli del CAI 506V e 502.

Imboccato il sentiero dopo pochi passi ci ritroviamo di fronte ad un antico ponticello e ad una Edicola con possibilità di rifornirsi di acqua. Da questo punto è possibile proseguire il percorso in due modi: o imboccando il sentiero 502 che si incunea sulla destra tra due muri di cinta (sentiero Manarola-Tigliola) oppure proseguendo lungo il 506V che con un ampio gancio ci porta prima in località Groppo e successivamente ritorna sul sentiero 502. Nel mio caso decido per la seconda soluzione, per cui procedo sul 506V fino a ritrovare, dopo circa 1 Km di cammino, il sentiero 502 Manarola-Tigliola sul crinale Zuncone, a quota 245 mt. Ora, complice anche il caldo, la salita si fa impegnativa.

Dopo circa 2 Km di salita ci ritroviamo a quota 710 mt, esattamente a metà strada tra il Monte Galera (726 mt, sulla destra) e il Monte Capri (785 mt, sulla sinistra) e dove incrociamo finalmente l'Alta Via delle 5 Terre. A questo punto, da buoni camminatori lenti, ci prendiamo una breve pausa per visitare il Menhir di Monte Capri. Il Menhir, dal bretone "lunga pietra", di Monte Capri è lungo 3,80 metri ed ha un diametro di 2 metri. E' un megalite eretto in epoca preistorica, a forma di obelisco, che giace a terra spezzato a circa metà della sua lunghezza probabilmente a causa della caduta.

Ripreso il cammino sull'AV5T, ancora in salita fin sotto il Monte Capri, superiamo dopo circa 1 Km Sella Marverde (quota 672 mt) e raggiungiamo infine, dopo circa 1.300 mt di cammino, Sella della Cigoletta (quota 611 mt). Dalla Sella imbocchiamo a sinistra il sentiero 507 in discesa, abbandonando l'AV5T e raggiungiamo dopo circa 1 Km, località Case Fornachi.

Siamo a meno di 500 mt da San Bernardino, piccolo nucleo abitato che si raccoglie attorno al santuario di Nostra Signora delle Grazie. Il santuario si trova sulla strada dei santuari delle 5 Terre (SP 51) e da questo luogo si gode una bellissima vista su Corniglia, sul santuario della Madonna di Montenero e sul promontorio di Punta Mesco. Sul piccolo piazzale antistante il santuario è possibile rifornirsi di acqua.


Vernazza, sullo sfondo Punta Mesco
Abbandonato il santuario continuiamo a scendere sul 507 verso Vernazza. Questo tratto del sentiero attraversa i terrazzamenti sostenuti da muretti a secco dove si coltiva la vite del famoso vino bianco DOC Cinque Terre e l'altrettanto famoso vino dolce Sciacchetrà. Attraversata una strada asfaltata si imbocca lo sterrato che conduce alla Locanda Valeria, superata la quale inizia la ripida discesa verso Vernazza. Lungo questo crinale si gode forse la più bella vista su Vernazza.



Vernazza
Vernazza
Dopo circa 1 Km di ripida discesa si giunge finalmente sul Sentiero Azzurro-SVA Corniglia-Vernazza. Il borgo di Vernazza è forse il più bello tra tutti i borghi delle 5 Terre e merita senz'altro una visita dedicata per cui, vista anche la lunghezza del percorso ancora da affrontare, svolteremo a sinistra per dirigerci verso Corniglia.
Il sentiero Azzurro, suddiviso in 4 tratti della lunghezza complessiva di 12 Km (tra cui la famosa VIA DELL'AMORE che unisce Manarola a Riomaggiore), collega tra loro tutti i borghi delle 5 Terre ed è pagamento. L'obolo è destinato a sostenere le costose opere di manutenzione e riparazione dei danni dovuti alle piogge invernali. Proprio a causa delle frequenti frane alcuni tratti del sentiero potrebbero essere chiusi anche per lungo tempo, per cui prima di intraprendere una escursione sullo SVA è consigliato informarsi presso i numerosi uffici informativi sparsi per i borghi delle 5 Terre.

Corniglia e la spiaggia di Guvano
Corniglia e la spiaggia di Guvano
Il tratto che collega Vernazza a Corniglia corre a mezza costa attraverso una zona boschiva e offre delle splendide viste sulla riviera delle 5 Terre. Dopo circa 3 Km di cammino eccoci finalmente a Corniglia dove avremmo percorso circa 13 Km del nostro cammino. Corniglia è uno splendido borgo situato su un promontorio a picco sul mare dal quale, ancora una volta, si gode di una splendida vista da Punta Mesco a Monterosso.




Corniglia ormai è alle spalle
Corniglia ormai è alle spalle
Lasciata Corniglia si affronta la faticosa salita del sentiero 587 che ci condurrà verso località Case Pianca; successivamente, lasciata la Costa della Posa sul sentiero 586 e superato l'abitato di Porciano, si giunge al Santuario di Nostra Signora della Salute di Volastra dove, tra l'altro, è possibile rifornirsi di acqua. Il santuario, edificato nel XII secolo, si trova proprio all'ingresso del borgo ed è in stile romanico con una struttura a navata unica. Volastra, posta a 350 mt s.l.m., occupa il dorso di una scoscesa collina sul quale l'uomo a ricavato numerosi terrazzamenti sostenuti dai classici muretti a secco e nel quale si coltiva viti e ulivi. Volastra fu fondata dai romani nel 177 a.C..

Manarola
La splendida Manarola
Lasciato il santuario si dirige a destra all'interno del borgo lungo una strada asfaltata per circa 200 mt fino ad imboccare il sentiero che ci condurrà infine a Manarola. Il sentiero dopo circa 200 mt si trasforma in una ripida scalinata che dopo circa 500 mt di cammino sfocerà sulla provinciale che scende a Manarola. Noi invece, arrivati fin quasi all'asfalto, svolteremo su un sentiero panoramico che si distacca sulla destra e che con un lungo gancio scenderà fino al centro del borgo, raggiunto il quale non dovremmo far altro che tornare al parcheggio dove termina la nostra lunga escursione.




Principali dati dell'escursione:
Quota massima: 755 m
Dislivello positivo accumulato: 1.180 m
Distanza percorsa: 19,64 km
Tempo totale: 9h
Difficoltà: E

Cinque Terre: Patrimonio Mondiale dell'Umanità UNESCO


Paesaggio roccioso e austero, asilo di pescatori e di contadini viventi a frusto a frusto su un lembo di spiaggia che in certi tratti va sempre più assottigliandosi, nuda  e solenne cornice di una delle più primitive d’Italia. Monterosso, Vernazza, Corniglia, nidi di falchi e di gabbiani, Manarola e Riomaggiore sono, procedendo da ponente a levante, i nomi di pochi paesi o frazioni di paesi così asserragliati fra le rupi e il mare.” (Eugenio Montale, Fuori di casa)

Nel 1997 l'UNESCO ha inserito le Cinque Terre nella lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità come "paesaggio culturale".

Criteri adottati dall'UNESCO
La riviera ligure orientale delle Cinque Terre è un paesaggio culturale di valore eccezionale che rappresenta l'armoniosa interazione stabilitasi tra l'uomo e la natura per realizzare un paesaggio di qualità eccezionale, che manifesta un modo di vita tradizionale millenario e che continua a giocare un ruolo socioeconomico di primo piano nella vita della società.

I criteri secondo i quali il sito è stato iscritto alla WHL sono, secondo l'UNESCO, tre:
  1. mostra un importante scambio di valori umani, in un arco di tempo o all'interno di un'area culturale del mondo, nell'ambito degli sviluppi in architettura o nella tecnologia o nelle arti monumentali o nella pianificazione urbana e (paesaggistica) nel disegno del paesaggio;
  2. è un notevole esempio di un tipo di un insieme edilizio o architettonico o tecnologico o un paesaggio che illustri un momento significativo nella storia umana;
  3. è un notevole esempio di un insediamento umano tradizionale o di uso del suolo che sia tipico di una cultura (culture), specialmente se diventata vulnerabile a causa dell'impatto di cambiamenti irreversibili.
In particolare il paesaggio delle Cinque Terre è stato classificato come appartenente alla categoria del "paesaggio organico evolutivo", che è "il risultato di una motivazione iniziale, sociale, economica, amministrativa e/o religiosa, le cui forme attuali sono state sviluppate in associazione e come risposta all'ambiente naturale. Il processo evolutivo si può leggere nella forma e nelle configurazioni delle componenti del paesaggio"3.

Il paesaggio delle Cinque Terre appartiene, inoltre, alla sottocategoria del "paesaggio vivente", che è definito come quello che "mantiene un ruolo sociale attivo nella società contemporanea, in stretta associazione con i modi tradizionali di vita, e nel quale il processo evolutivo è ancora attivo. Infatti il paesaggio manifesta non solo l'evidenza materiale delle sue forme, ma anche la loro evoluzione nel tempo".

Alle Cinque Terre è stato riconosciuto il valore universale eccezionale, in base alla loro "rappresentatività di una regione geo-culturale chiaramente definita ed alla capacità e di rappresentare gli elementi culturali essenziali e distintivi di tale regione". Il paesaggio delle Cinque Terre, appartenendo al patrimonio mondiale dell'umanità, risponde a criteri di integrità e d'autenticità, che si manifestano nei caratteri di specificità e nelle componenti distintive delle forme del paesaggio agrario, caratterizzato dall'insediamento rurale e dai terrazzamenti sostenuti da muri a secco".

Scarica la traccia GPS dell'escursione


Ciao sono Mauro Moscatelli di Piccoli Sentieri.
Benvenuto nel mio blog.
Se hai gradito questo resoconto aiutami a diffonderlo lasciando un commento nell'apposito spazio e condividendolo nel tua rete di contatti social.
Grazie!

2 commenti:

Unknown ha detto...

Bellissima Escursione!! Complimenti per il blog! Davvero ben fatto! dettagliato e chiaro nell'esposizione......Ottimo lavoro!

Mauro ha detto...

Grazie Maurizio, sei gentile

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