Walter Bonatti, Montagne di una vita
"La montagna, fin dall'inizio, è stato l'ambiente più congeniale alla mia formazione. Mi ha consentito di soddisfare il bisogno innato che ha ogni uomo di misurarsi e di provarsi, di conoscere e di sapere. Così, impresa dopo impresa, lassù mi sono sentito sempre più vivo, libero, vero: dunque realizzato. Nella mia vita di scalatore ho sempre obbedito alle emozioni, all'impulso creativo e contemplativo. Ma fu soprattutto praticando l'alpinismo solitario che ho potuto entrare in sintonia con la Grande Natura, e ancor più a fondo ho potuto intuire i miei perché e i miei limiti. Affrontare in solitudine la natura più severa mi ha abituato innanzi tutto a prendere da solo le mie decisioni, mi ha insegnato a misurarle con il mio metro e a pagarle, giustamente, sulla mia pelle. Dunque la solitudine è stata per me una scuola formativa, una condizione preziosa, un vero bisogno a volte; mai però un'angoscia..."