Piccoli Sentieri

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giovedì 13 giugno 2019

Il tempo dell'amore

ESCURSIONE SUL MONTE ACUTO DAL PASSO DEL LAGASTRELLO

Il tempo dell'amore, in natura, è scandito dal cinguettio incessante degli uccelli. Un festoso, chiassoso, penetrante richiamo che segna il tentativo dei maschi di convincere una compagna ad unirsi a lui.
E' in questo benessere che ci siamo imbattuti in questa nostra escursione, non appena ci siamo addentrati nel fitto bosco che sovrasta il Passo del Lagastrello, una immensa e fresca faggeta.

Data escursione: 09/06/2019
Trasferimento: Da La Spezia al Passo del Lagastrello percorrendo la Strada Provinciale 74.
Tempo di percorrenza: da La Spezia circa 1h 10' per una distanza di circa 51 Km.
Punto di partenza e arrivo escursione: Lago Paduli
Punti di appoggio: Rifugio Città di Sarzana.


Tracciato dell'escursione
Grafico delle quote e delle velocità


Il tracciato dell'escursione su Google Earth

(tutte le immagini possono essere ingrandite cliccando sulla miniatura)

Itinerario: L'itinerario di questa escursione parte dalla strada provinciale nr. 15, quella che collega il Passo del Lagastrello con Miscoso. Superato il ponte sul Torrente Enza, proprio a ridosso della diga che forma l'invaso artificiale del Lago Paduli, abbiamo parcheggiato la macchina e ci siamo riforniti di acqua freschissima da una canna d'acqua che sgorga sul ciglio della provinciale.

L'escursione che ci accingiamo ad affrontare, compie un ampio anello in senso orario e circumnaviga il Monte Acuto, meta della nostra escursione.
Individuiamo facilmente l'ingresso al sentiero di nostro interesse, il 659, proprio a ridosso della rete di protezione del lago.

Attaccato il sentiero ci incamminiamo tranquillamente alla volta della nostra prima tappa, il rifugio Città di Sarzana. Il primo tratto del 659 è facilissimo e di una bellezza mozzafiato.


Rio Garzoli
Con passo tranquillo seguiamo l'ampio sentiero, confortati dai cartelli che regolarmente ci confermano di essere sulla giusta via. Chiacchieriamo  del più e del meno, completamente immersi nella natura e sotto il rinfrescante ombrello della generosa faggeta.

Io poi sono continuamente distratto dal caotico vociare degli uccellini che abitano il bosco, evidentemente impegnati nella spasmodica ricerca di una compagna con la quale rinnovare il miracolo della vita

Siamo talmente tranquilli e rilassati che, tutto d'un tratto, ci accorgiamo di aver perso i segnavia.

La prima regola dell'escursionista vuole che, smarrita la giusta via, si ritorni indietro all'ultimo punto noto. Questa è la regola, ma ovviamente noi non l'abbiamo seguita e, confortati da un sottobosco pulito come un tappeto di biliardo, ci siamo lanciati all'avventura.

Dopo aver peregrinato per una buona oretta in mezzo al bosco in cerca di un passaggio che ci riportasse in direzione del rifugio, e dopo aver superato delle belle pendenze, giungiamo finalmente in vista del Lago Gora, una torbiera di origine glaciale, dove ci hanno accolto nugoli di insetti voracemente affamati.

Il lago Gora


In compenso la Chicca si gode un bel bagno rinfrescante
Un giro intorno al piccolo lago, giusto per farci torturare ancora un po' e, finalmente, ritroviamo i segnavia di un sentiero, il 657, che da li a poco ci farà arrivare al rifugio, non prima però di aver superato un'altra discreta salita. Il rifugio, lo saltiamo di gran carriera intenzionati come siamo di raggiungere le sponde del Lago Monte Acuto dove ci concediamo una lunga sosta ristoratrice.

Lago Monte Acuto
Lago Monte Acuto
Lago Monte Acuto. Nella foto centrale, sullo sfondo a destra, l'omonimo Monte

Rimesso lo zaino in spalla ci incamminiamo lungo il sentiero 657. La salita verso la Sella del Monte Acuto è impegnativa, la affrontiamo con passo costante ma deciso. Prima di giungere alla sella, finalmente e per la prima volta in questa escursione, usciamo dal bosco ed abbiamo così modo di far spaziare gli occhi sul maestoso paesaggio che ci circonda. In lontananza le Apuane e alle nostre spalle l'Alpe di Succiso, fanno da perfetta cornice a questo angolo di mondo.
La Sella del Monte Acuto si trova a 1.736 metri di quota. Da lì alla vetta del monte il passo è breve ed il sentiero che vi ci conduce è di facile percorrenza.

Piccola sosta per le foto di rito e iniziamo la discesa verso il Lago Paduli.
In salita verso la Sella del Monte Acuto
Sella del Monte Acuto
In vetta
In vetta
Il lago del Monte Acuto. Sullo sfondo a sinistra l'Alpe di Succiso
Vetta del Monte Acuto
Vetta del Monte Acuto
Siamo ora sul sentiero 00 della Grande Escursione Appenninica (GEA) che seguiremo fino ad incontrare, circa 150 metri di quota più in basso, il sentiero 659a e successivamente, ancora 100 metri di quota più in basso, il sentiero 653.
In cammino verso il lago Paduli
Un paio d'ore di cammino ci separano ancora dal lago Paduli; lungo il sentiero troviamo anche il tempo di aiutare un tipo a liberare la motosega con la quale stava cercando di ripulire il sentiero dai tronchi di albero caduti durante l'ultima pioggia torrenziale, ed ecco che la nostra bella escursione si conclude.

Per finire non potevano mancare alcune foto di bellissimi fiori di montagna:


Principali dati dell'escursione:
Quota massima: 1.753 m
Dislivello positivo accumulato: 825 m
Distanza percorsa: 12.6 km
Tempo totale: 6h 30'
Difficoltà: E
Sentieri percorsi: 659, 657, GEA, 659a

Scarica la traccia

Rivivi questa escursione su "Relive"

A patto di non perdersi come è successo a noi, questa escursione è veramente alla portata di chiunque. Contraddistinta da sentieri di facile percorrenza, la salita sul Monte Acuto consente di camminare all'ombra di un bellissimo bosco di faggi, visitare piccoli laghi di montagna, fare una sosta ristoratrice al rifugio Città di Sarzana e, non ultimo, godere di bellissimi panorami.
Insomma una escursione veramente consigliata!

Questa escursione Buona montagna a tutti!

Ciao sono Mauro Moscatelli di Piccoli Sentieri, benvenuto nel mio blog.
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