SOLE E NEVE IMMACOLATA PER UNA GIORNATA INDIMENTICABILE
CONDIZIONI ECCEZIONALI PER UNA GIORNATA STRAORDINARIA. QUESTO E' QUELLO CHE ABBIAMO TROVATO SUI MONTI DEL PARCO DEI CENTO LAGHI ALL'OMBRA DEL MONTE BRAGALATA
Data escursione: 13/02/2019
Trasferimento: da La Spezia a Prato Spilla lungo la SP 74 attraverso Aulla, Licciana Nardi, Passo del Lagastrello, Rigoso.
Tempo di percorrenza: da La Spezia circa 1h 15' per una distanza di circa 59 Km.
Punto di partenza e arrivo escursione: Stazione sciistica di Prato Spilla
Punti di appoggio: nessuno, chiusa anche la stazione sciistica.
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| Tracciato dell'escursione |
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| Grafico delle quote e delle velocità |
(tutte le immagini possono essere ingrandite cliccando sulla miniatura)
Eravamo partiti da La Spezia convinti di trascorrere una bella giornata, mai ci saremmo aspettati di trovare una situazione come quella che abbiamo trovato una volta giunti nei pressi dell'impianto sciistico (chiuso) di Prato Spilla.
Sole, tanto, assenza di vento, silenzio assoluto, ma, soprattutto, una condizione del manto nevoso del tutto particolare. A detta dei due miei amici, molto più esperti di me in fatto di neve, alle nostre latitudini non è frequente trovare la neve così come l'abbiamo trovata noi: un tappeto indurito dal freddo, una coltre ammantata di cristalli ghiacciati che illuminati dai radenti raggi di sole, creavano infiniti riflessi dalle molteplici sfumature. Vi posso assicurare che davanti allo spettacolo offerto da Madre Natura ho provato lo stesso stupore e lo stesso piacere di un bambino in un negozio di giocattoli.
Itinerario: l'itinerario di questa escursione è estremamente semplice; la neve infatti, sollevando l'escursionista dall'obbligo di seguire i sentieri, offre l'opportunità di dirigere il cammino verso qualsiasi direzione. Trattandosi di Prato Spilla il punto di partenza della nostra escursione non può che essere il parcheggio della stazione sciistica, struttura che, purtroppo, sembra essere diventata una vera e propria cattedrale nel deserto.
Indossati fin da subito ramponi e ciaspole ci siamo avviati con passo lento lungo il crinale che fiancheggia il Rio Prato Spilla fino a raggiungere il punto dove confluiscono le piste Cinghiale, Biancani e Torricella, con un balzo di oltre 300 metri di dislivello. Le soste sono state numerose fin dall'inizio, impossibilitati come siamo stati a tenere la macchina fotografica spenta nella tasca dello zaino.
Nel silenzio assoluto, amplificato dalla totale assenza di vento, rotto solo dal rumore dei ramponi che arpionavano il ghiaccio, ci siamo pian piano inerpicati godendo dei giochi di luce che si alternavano continuamente, grazie alla luce radente che accarezzava dolcemente i pendii.
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Non nascondo di avere scarsa conoscenza degli ambienti innevati e delle possibili varianti che caratterizzano le condizioni della neve, ma camminare su quel tappeto indurito di neve è stata per me un'esperienza nuova ed esaltante. Sembrava di camminare sull'asfalto tanto era duro lo strato superficiale; la punta dei ramponi entrava scalfendo appena quella crosta di ghiaccio, la quale però ha assicurato la massima trazione anche nei punti più ripidi e potenzialmente pericolosi.
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Avendo ormai superato la parte più faticosa della nostra escursione, abbiamo proseguito per un migliaio di metri in direzione del Monte Bragalata mantenendo più o meno la quota, sempre circondati da quel spettacolare e praticamente immacolato bianco candore.
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Principali dati dell'escursione:
Quota massima: 1.716 m
Dislivello positivo accumulato: 418 m
Distanza percorsa: 6.7 km
Tempo totale: 3h 36'
Difficoltà: EEA
Con questa escursione è stato, per me, come per un orso uscire dal letargo, con la sola differenza che l'orso quando fa capolino dalla tana ha perso buona parte del suo peso corporeo, mentre io ... bé lasciamo stare! Giornata bellissima, rilassante, indimenticabile. Una giornata facile che consiglio a chiunque voglia staccare per qualche ora dallo stress e dai problemi di tutti i giorni.
Buona montagna a tutti!
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