Piccoli Sentieri

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domenica 28 gennaio 2018

Porto Venere, la perla del Golfo dei Poeti

Portovenere
Sulla Strada Napoleonica che da La Spezia giunge a Porto Venere, incontri un cartello che ti ricorda che stai per arrivare al cospetto di un luogo dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Subito dopo aver oltrepassato la grande rotonda, sul bordo sinistro della strada, intravedi un piccolo terrazzo protetto da una ringhiera. Da quel punto, sullo sfondo, ecco che come d’incanto spuntare l'antico borgo, incastonato come una preziosa perla, tra i riflessi turchesi del mare e l’orizzonte infinito del cielo.


 

(tutte le immagini possono essere ingrandite cliccando sulla miniatura)

Portovenere
Porto Venere

Di antiche origini romane, Porto Venere (scritto anche Portovenere) ha vissuto varie fasi evolutive che l’hanno trasformata, via via, da semplice borgo marinaro a roccaforte militare per la difesa dei traffici commerciali della Repubblica Marinara di Genova. Di quel lontano passato trovi ancora oggi ampie testimonianze, come le caratteristiche “case torri“, la Chiesa di San Pietro, il maestoso Castello Doria e la Chiesa parrocchiale di San Lorenzo, cattedrale ufficiale della colonia genovese consacrata nel 1130 da Papa Giovanni Innocenzo II.

ATTRAVERSO I CARRUGI: COSA VEDERE A PORTO VENERE. UN POSSIBILE ITINERARIO

La porta di accesso di Portovenere è Piazza Bastreri. Entrando in piazza devi fare subito una scelta. Devi decidere se proseguire attraversando l’antica porta del borgo, aperta nel 1160, al centro del quale è ben visibile il cartiglio riportante la scritta “Colonia Janvensis 1113“, testimone marmoreo del dominio che la Repubblica Marinara di Genova ha avuto su Portovenere, oppure optare per la Calata Doria, sul lungomare, al cospetto delle imponenti case torri.

Io ti consiglio di oltrepassare la porta e di proseguire lungo il “carruggio” principale, in Via Cappellini. Ma prima di farlo soffermati un momento ad ammirare la possente “Torre Guardiana“, anche conosciuta come “Torre Capitolare” e alla sua destra, in basso vicino alla porta di ingresso, le tre misure per granaglie e vino, antichi strumenti in marmo utilizzati per il pagamento dei dazi.

Porto Venere. Piazza Bastreri. A sn la Torre Capitolare, al centro l'antico ingresso al borgo
Piazza Bastreri. Da sinistra la Torre Capitolare e l'antico ingresso al borgo
Porto Venere, l'antico ingresso. Al centro è visibile il cartiglio Colonia Janvensis 1113
L'antica porta del borgo
Portovenere, antica misura per il pagamento dei dazi
Antica misura per il pagamento dei dazi
Portovenere, strumento di marmo, risalente ai tempi della Repubblica Marinara di Genova
Lo strumento, di marmo, risale ai tempi della Repubblica Marinara di Genova

VIA CAPPELLINI: IL CARRUGGIO PRINCIPALE

Superata la porta entri in Via Cappellini, lo stretto carruggio principale, sul quale si affacciano negozi di souvenir e di prodotti alimentari tipici della Liguria. E’ una ottima occasione per gustare un trancio di focaccia ligure, una specie di pane piatto sul quale durante la lievitazione viene spennellato un composto di olio extravergine d’oliva, acqua e sale grosso. Se poi vuoi seguire alla lettera la tradizione spezzina, devi accompagnare la focaccia con un bel bicchiere di vino bianco, oppure inzupparla nel cappuccino o nel latte se devi ancora consumare la colazione.
Dal carruggio puoi raggiungere direttamente Piazza Spallanzani, dominata dalla famosa Chiesa di San Pietro. Ti consiglio però di non raggiungere subito la piazza, ma di salire le faticose scale che, tra piccoli vicoli e strette gradinate, attraversano il centro del paese e ti conducono direttamente al sagrato della Chiesa di San Lorenzo. Intanto, lungo la salita, fermati un momento per riprendere fiato, ed ammira le splendide maioliche decorate a mano che segnano i civici delle abitazioni dei portoveneresi.

Portovenere, Via Cappellini, il carruggio principale
Il carruggio
Maiolica decorata a mano
Maiolica decorata a mano

CHIESA PARROCCHIALE DI SAN LORENZO

Portovenere, Chiesa parrocchiale di San Lorenzo
Chiesa di San Lorenzo
Edificata su progetto dei maestri Antelami con una facciata a capanna in puro stile romanico, la Chiesa parrocchiale di San Lorenzo ha forma semirettangolare con tre navate. La Chiesa custodisce gelosamente il quadro miracoloso della Madonna Bianca e numerose altre reliquie ed oggetti preziosi. L’insieme di questi oggetti prendono il nome di “Tesoro di San Lorenzo“. Se ti premunisci di concordare la tua visita con la sagrestia, puoi anche chiedere di visitarlo.


CASTELLO DORIA


Porto Venere, Castello Doria
Castello Doria
Lasciato il sagrato della chiesa, sali ancora qualche scalino e ti ritrovi di fronte alle mura del Castello Doria, massiccia fortezza che domina il borgo. Non è conosciuta con sicurezza la data di costruzione, ma siamo certi che venne realizzata prima che la Repubblica Marinara di Genova acquisisse il controllo di Porto Venere.

La fortezza, ben conservata, merita senz’altro una visita. Realizzata su un’altura rocciosa, domina il borgo e, grazie alla sua posizione strategica, offre uno spettacolare panorama su tutto Portovenere, sulla Chiesa di San Pietro, Isola Palmaria e Golfo dei Poeti.

Terminata la visita al castello, apprezzerai senz’altro le panchine all’ombra dei pini marittimi con vista panoramica. A questo punto dell’itinerario, 10 minuti di riposo e relax sono sicuramente meritati. Mentre ti godi la sosta, osserva sulla tua destra i resti di due vecchie torri di avvistamento, un tempo utilizzate anche come mulini a vento.

Dal piazzale del Castello

IN CAMMINO VERSO LA CHIESA DI SAN PIETRO

Madre Natura, opera dell'artista Lello Scorzelli
Madre Natura, opera dell'artista Lello Scorzelli
É giunto il momento di muovere verso quello che ritengo sia il luogo più bello e romantico di Porto Venere, la Chiesa di San Pietro. Scendendo lungo Via Vittoria raggiungi Piazza Spallanzani, un’ampia area di forma rettangolare con il pavimento in pietra; eccoti finalmente al cospetto della chiesa più fotografata al mondo: San Pietro. Per visitare la chiesa devi risalire una lunga ed ampia scalinata. Ma prima di affrontare la scalinata, fermati un attimo ad ammirare Madre Natura, una scultura opera dell’artista Lello Scorzelli, autore, tra l’altro, del bastone pastorale (ferula) di Papa Paolo VI. Dalle forme prosperose, Madre Natura è seduta lì, su uno scalino ricavato nella roccia. Ella Osserva placidamente il mare, con un’aria stanca, quasi a voler simboleggiare lo sforzo fatto dalla natura per donarci tutta la bellezza di queste terre, monito permanente per gli uomini affinché ne continuino a preservare il fascino e la magnificenza.


CHIESA DI SAN PIETRO

La chiesa è costituita da due edifici collegati: l’uno di stile gotico più recente; l’altro romanico, molto più antico. Decorato con pietre a fasce bianche e nere nel tipico stile gotico-genovese, la chiesa è stata costruita sulle rocce a strapiombo sul mare, nello stesso punto dove, in epoca romana, si trovava il tempio pagano dedicato alla dea Ericina. La chiesa è la meta ambita da decine e decine di coppie che, in questo romantico luogo incantato, decidono di convolare a nozze scambiandosi reciprocamente il fatidico “si”. Dal piccolo loggiato con archi e, soprattutto, dal terrazzo panoramico accessibile tramite una stretta e ripida scala, si gode di un eccezionale panorama lungo tutta la costa ligure di levante e sulla parte più antica dell’abitato di Portovenere.

Portovenere, Chiesa di San Pietro
Chiesa di San Pietro

GROTTA BYRON

Dopo aver goduto dell’austera semplicità della Chiesa di San Pietro, è il momento di dedicare la tua attenzione alle bellezze naturali di Porto Venere. Scendi la scalinata della chiesa e, sulla sinistra, noterai un passaggio sovrastato da una lapide.

Anche se da tutti è conosciuta come Grotta Byron, il nome originale dell’insenatura naturale sulla quale ti stai affacciando è Grotta dell’Arpaia. Nel 1877 fu la contessa Smith, assidua frequentatrice di Porto Venere (i conti Smith possedevano una grande villa in Palmaria che occupava l’intera area di Punta Scuola), a prodigarsi affinché l’insenatura venisse dedicata al suo connazionale, il poeta George Gordon Byron, di cui la contessa era grande ammiratrice.

La lapide, che diede corpo all’idea della contessa, è posta sull’ingresso della grotta e riporta la dicitura composta dal dottor Gabriele Montefinale:
Questa grotta ispiratrice di Lord Byron ricorda l’immortale poeta che ardito nuotatore sfidò le onde da Porto Venere a Lerici.

Di straordinaria bellezza, sulla Grotta dell’Arpaia si affacciano i pochi resti di antiche ville romane. Caratterizzata da una ripida bianca scogliera, la grotta è composta da una serie di piccole grotte, tutte naturali, tutte modellate dall’azione del mare. Nel 2017 la Grotta di Byron ha ospitato una tappa del Red Bull Cliff Diving World Series, ovvero il campionato mondiale di tuffi da grandi altezze, dove gli atleti si tuffavano da una piattaforma posta a 27 metri di altezza.



Grotta dell'Arpaia, nome originale della Grotta Byron


LA PALAZZATA

Sei ormai giunto quasi alla fine dell’itinerario. Non ti resta che scendere sulla Calata Doria e ammirare le caratteristiche case torri, conosciute anche con il nome di palazzata.

Il termine case torri deriva dal loro particolare metodo costruttivo. Alte ed addossate una all'altra, le case torri avevano lo scopo di difendere il borgo da attacchi provenienti dal mare, costituendo, di fatto, un vero e proprio muro di cinta che si raccordava perfettamente con il resto delle opere difensive.

Portovenere, Le caratteristiche case torri
Le caratteristiche case torri

Oggi, dipinte con le sfumature pastello tipiche dei borghi liguri, rappresentano una vera attrazione per la loro caratteristica unicità.

Personalmente ritengo che il borgo, con la sua multicolore “palazzata“, San Pietro, il mare e la dirimpettaia Isola della Palmaria, sono una irresistibile attrazione per gli occhi; visitando questo stupendo ed antico borgo non puoi che innamorartene.

Seguiranno approfondimenti, non perderli.
Buona montagna a tutti!

Ciao sono Mauro Moscatelli di Piccoli Sentieri, benvenuto nel mio blog.
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