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venerdì 4 maggio 2018

I Santuari delle 5 Terre - Reggio

Vernazza ed il Santuario di Nostra Signora di Reggio

Santuario Nostra Signora di Reggio
Con il Santuario di Nostra Signora di Reggio continuiamo la visita ai luoghi di culto legati ai borghi delle Cinque Terre. L'antico Santuario di Reggio, costruito certamente prima dell'anno 1000, è legato alle genti di Vernazza e costituisce, ancora oggi, il punto di riferimento religioso per tutti i credenti del borgo che lo raggiungono percorrendo l'antico sentiero. 

La leggenda

Come per la statua lignea della Madonna di Soviore, anche l'immagine della Madonna di Reggio è legata ad una leggenda, secondo la quale l'immagine sacra fu portata dall'oriente ai tempi delle prime crociate, ed essendo opera di San Luca, evangelista di Maria, risalirebbe all'epoca della prima diffusione del cristianesimo.

La Storia

Costruita a 354 metri sul livello del mare, probabilmente sui resti di un cimitero di origine pagana del V secolo, il Santuario di Reggio è molto antico. Un documento del 1248 fa riferimento alla chiesa di S. Maria de Vernacia, così come un'altro documento del 1268, attestando la presenza di un rettore che l'amministrava, ne testimonia l'esistenza sul territorio. E' invece del 1303 il documento in cui la chiesa viene citata espressamente come cappella de Rigio de Vernacia, dipendente direttamente dal Vescovo di Luni. Il primo documento che menziona il santuario col titolo di "Reggio" è datato 1318, mentre altri documenti del 1615 attestano la venerazione di un'immagine della Vergine, dichiarata miracolosa e incoronata nel 1853, in seguito alle numerose guarigioni riconosciute dall'autorità ecclesiastica.


E' probabile che il nucleo più antico del santuario, corrisponda alla cripta collocata sotto l'altare del Crocifisso, oggi inagibile. Importante crocevia tra la Spagna e l'Etruria, la chiesa nel corso dei secoli ha subito importanti rimaneggiamenti, il più importante dei quali fu realizzato nel 1850, quando l'edificio originale a schema basilicale a tre navate, fu trasformato in una chiesa a croce latina a tre navate, divisa da due file di colonne, che è poi quello che è giunta fino ai nostri giorni. Dell'antico edificio è rimasta inalterata solo la facciata romanica in pietra.


L'edificio della chiesa è completato dal campanile a base quadra e da un'antica foresteria realizzata nell'800, ora sede di un convento di suore. Lecci, cedri, ippocastani e il più antico cipresso secolare della Liguria (800 anni) ombreggiano il piazzale nel quale una fonte d'acqua sgorga da pittoreschi mascheroni.

La fonte d'acqua

Al prezzo di un'offerta si può usufruire dell'ospitalità della foresteria

Il Santuario è raggiungibile a piedi da Vernazza in circa 45 minuti, percorrendo il sentiero lastricato 508, lungo circa 2 chilometri. Il sentiero, molto panoramico, è costellato da una serie di edicole votive ognuna delle quali costituisce una stazione della Via Crucis.

Il sentiero 508 che collega Vernazza al Santuario di Reggio

Le edicole votive disposte lungo il sentiero che sale al Santuario di Nostra Signora di Reggio costituiscono le stazioni della Via Crucis nelle ricorrenze in cui si celebra la Madonna (2^ domenica di maggio e 1^ domenica di agosto).

La devozione

Nostra Signora di Reggio
Madonna di Reggio
Il culto della Madonna si sviluppò probabilmente all'inizio del Seicento; una visita pastorale del 1615 fa riferimento all'immagine della vergine come oggetto di culto. La devozione mariana crebbe nel secolo successivo e fu sanzionata nel 1853 con l'incoronazione solenne.

Il quadro della Madonna è un dipinto su tela applicata su legno, raffigurante la Vergine col Bambino che tiene in mano il rotolo della Sacra Scrittura. Recentemente restaurato, è stato accertato che il dipinto è un prodotto di scuola genovese del XIV secolo.

A causa del colore nero dei materiali con cui è stato realizzato il dipinto, la Madonna è chiamata "l'Africana". Ad essa sono attribuite numerose guarigioni e ad essa si rivolgevano i malati per chiedere la grazia assistendo alla messa attraverso una nicchia della navata destra chiamata "finestra", oggi colma di preghiere ed ex voto (la locuzione latina ex voto, che tradotta letteralmente significa "a seguito di un voto", viene usata per indicare un oggetto dato in dono ad una divinità).




Il nome
Il toponimo Reggio ha una origine incerta. Nel 1318 compare la forma dialettale Reza. In antico toscano regghia/reglia significa "fosso", "rigagnolo". E' probabile che il nome Reggio sia nato in relazione alla sorgente che sgorga nei pressi del santuario.


Buona montagna a tutti!

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