Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro. José Saramango
giovedì 28 settembre 2017
lunedì 25 settembre 2017
Quella volta sul Pizzo Scalino
Complice il maltempo, gli impegni di lavoro e qualche piccolo acciacco fisico, ho "bruciato" il mese di settembre senza riuscire ad infilare gli scarponi, una vera frustrazione. Mi son dovuto affidare ai ricordi e alle foto che conservo gelosamente, per rivivere le emozioni di vecchie camminate, come quella che vi ho raccontato in "Ricordi di una fantastica escursione nella Valmalenco" e come quella che vado a raccontarvi in questo post. Torno ancora nella Valmalenco, ma questa volta per affrontare la salita sul Pizzo Scalino, a quota 3212 metri sul livello del mare, ma soprattutto, si tratta di affrontare la salita del Ghiacciaio dello Scalino, per me una vera e propria prima.
domenica 10 settembre 2017
Ricordi di una fantastica escursione nella Valmalenco
Era settembre del 2013 e muovevo i miei primi passi sui sentieri montani; ieri come oggi la montagna mi intimoriva, mi faceva sentire proprio quello che sono, un piccolo essere che si pone rispettoso e timoroso al cospetto della grandezza e della possente forza della Natura. Con il mio compagno di traccia Salvatore rientravamo da una due giorni di bisbocce trascorsa con amici di vecchia data a Molveno, ed avevamo in programma una sosta nella Valmalenco per intraprendere una escursione che mi sarebbe rimasta nel cuore per la bellezza delle sue splendide montagne e per l'immensità dei suoi prati sconfinati.
Quello che segue non è il classico resoconto di una escursione, non starò a descrivere passo dopo passo i sentieri percorsi e le quote raggiunte, ma cercherò di trasmettere, soprattutto attraverso le foto, tutte le emozioni che ho provato quel giorno al cospetto di tanta bellezza.
Buona lettura!
sabato 9 settembre 2017
Incontri alieni
Talvolta facendo un po' di attenzione mentre si cammina ci si può imbattere in strani esseri, forse provenienti da mondi alieni. Questo ho pensato quando ho visto la Mantide religiosa semi nascosta tra l'erba alta, un formidabile predatore dotato di terribili armi. E che dire poi del "misterioso" bruco incontrato lungo un sentiero: apparentemente un individuo da non molestare, minaccioso, con colori così sgargianti che sembrano dire "statemi alla larga, sono molto pericoloso".
martedì 5 settembre 2017
Via Vandelli, la via verso il mare
Secondo il FASI (Funding Aid Strategies Investments) nel 2015 la sola Unione Europea ha scambiato merci con Paesi extra UE per un valore di oltre 1.777 miliardi di Euro, pari al 51% del commercio europeo totale, confermando, qualora ce ne fosse bisogno, che il mare è la più grande ed importante via di comunicazione impiegata dagli uomini per gli scambi commerciali. La forte attrazione che l'uomo ha sempre provato per il mare, lo ha spesso portato a ricorrere anche alla violenza delle armi pur di assicurarsi un comodo accesso all'immenso liquido blu. Fortunatamente invece, Francesco III d'Este, Duca di Modena e Reggio, non ebbe alcun bisogno di utilizzare la violenza, ma gli fu sufficiente commissionare ad un abile e geniale progettista la costruzione di una incredibile via terrestre che avrebbe unito il ducato con il Mar Tirreno: la Via Vandelli.
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