Piccoli Sentieri: Isola Santa

sabato 13 maggio 2017

Isola Santa

Parco Alpi Apuane - Lucca

Ecco un luogo dove trascorrere una bellissima giornata, o un rilassante fine settimana all'insegna della natura, della tranquillità e della buona cucina.

Isola Santa è un antico borgo, per lunghi anni completamente abbandonato, che ha ritrovato nuova vita grazie ai pazienti lavori di recupero e trasformazione che hanno consentito di far riscoprire ai visitatori questo autentico gioiello della Garfagnana.

Il borgo si affaccia su un piccolo lago artificiale sulla sponda sinistra del torrente Turrite Secca. Il lago è il risultato dello sbarramento del corso del torrente dovuto alla costruzione di una diga idroelettrica di 38 metri di altezza edificata nel 1950, tuttora in funzione. Una parte dell'antico abitato fu completamente sommerso dalle acque del lago, ma percorrendo il sentiero che si snoda lungo il lago e lungo il torrente, è ancora possibile vedere i resti di alcune antiche abitazioni. E' solo grazie alle opere di manutenzione della diga, che avvengono ogni dieci anni, e allo svuotamento del bacino che ne consegue che è possibile veder riaffiorare quel che rimane del villaggio sommerso, ed in particolare un mulino e un ponticello di pietra.

Anticamente la vita del villaggio ruotava intorno alla Chiesa di San Jacopo, oggi sconsacrata.
Il Vescovo di Lucca nel 1564 concesse alla Chiesa di San Jacopo (citata per la prima volta in documenti del 1260), l'uso della chiesa come oratorio per la difficoltà di raggiungere, soprattutto nell'inverno, la Pieve di San Pietro di Careggine da cui dipendeva.
Alla chiesa era annesso un piccolo "hospitale" in corrispondenza della via che dalla Garfagnana raggiungeva Petrosciana e da lì arrivava al mare.
Successivamente l'ospedale, oramai in declino come struttura assistenziale, fu posto sotto l'amministrazione di quello di San Luca e della Misericordia di Lucca. Agli inizi del '600 la comunità di Isola Santa compartecipò alle spese necessarie per ampliare la chiesa e costruire una piccola sacrestia. Successivamente fu realizzata la canonica per ospitare il sacerdote e fu concessa in uso una vecchia torre per realizzare il campanile.

La Chiesa di San Jacopo

Pur mantenendo il suo aspetto originale, il borgo è stato in parte ristrutturato e trasformato in un albergo diffuso nel quale è possibile soggiornare in tutta tranquillità.

L’albergo diffuso è una tipologia di recente diffusione in Italia ed Europa, nata dall’idea di utilizzo a fini turistici delle case vuote ristrutturate coi fondi del post terremoto del Friuli (1976).

Il borgo offre svariate attività per potersi rilassare immersi nella natura: pesca della trota fario (la pesca è regolamentata e tassata), escursioni lungo i sentieri che si diramano dal borgo e che consentono di raggiungere il gruppo delle Panie, il Pizzo delle Saette, il Corchia, il Freddone e il Sumbra. Col di Favilla, Puntato, Campanice sono altrettanti borghi completamente disabitati facilmente raggiungibili, a piedi, da Isola Santa. Infine, a circa 3 km da Isola Santa, lungo la strada provinciale di Valdarni, è possibile visitare le Marmitte dei Giganti, cavità rotondeggianti scavate nel tempo dall'erosione dell'acqua.

Non mancano ovviamente lughi ove assaporare i piatti tipici di queste antiche comunità: oltre al ristorante situato nel borgo, è disponibile un tavolo presso il ristorante Ceragetta, dalla cui sala panoramica è possibile affacciarsi sullo splendido panorama del sottostante Lago di Isola Santa.