Piccoli Sentieri

Piccoli Sentieri
Se ti senti un po' depresso vai in montagna un po' più spesso!

giovedì 12 settembre 2019

Sua maestà il fungo Porcino

IL PIU' NOBILE TRA TUTTI I FUNGHI

Tra tutte le migliaia di specie di funghi che crescono nei nostri boschi, molti dei quali commestibili, moltissimi velenosi, il fungo porcino è sicuramente il più apprezzato, soprattutto a tavola. Forse a causa della sua indiscutibile bellezza, sua maestà il Porcino (nelle varie specie di Boletus edulisBoletus aereusBoletus aestivalisBoletus pinophilus) è quello che mi regala maggiori soddisfazioni.

Regale, imperioso, imponente, è anche piacevole da cacciare. Quando lo scorgo ergersi attraverso il fitto tappeto di foglie morte del sottobosco, una scarica di piacere mi sale dritto dritto fino al cervello.



Gli occhi frugano incessantemente tra le mille sfumature di colori del terreno, alla ricerca di un qualche minimo dettaglio che ne possa consentire l'individuazione.
Trovarlo è impegnativo, spesso anche molto faticoso perché ci si deve necessariamente muovere attraverso la vegetazione, praticamente sempre fuori sentiero anche su terreni scoscesi; per scovarlo ci vuole pazienza ed una buona vista perché il porcino è molto abile nel mimetizzarsi con l’ambiente circostante.

Ma il piacere che si prova quando finalmente riesci ad individuarlo, vale tutta la fatica fatta fino a quel momento. Quando finalmente lo scorgi ti senti al settimo cielo, ti senti felice; ma allo stesso modo la frustrazione ti assale quando invece, molto spesso, torni a casa con il cesto vuoto. Parafrasando è quasi la stessa sensazione che si prova quando una bella donna ti ha dato buca ad un appuntamento.


Il porcino cresce soprattutto nei boschi di castagno e di querce, nelle faggete e nelle abetaie. Ha colori bellissimi che, a seconda della specie, possono variare dal giallo cedro al marrone anche molto scuro, quasi nero, talvolta con tonalità rossicce. E’ un fungo carnoso, con un gambo robusto, quasi sempre più grande alla base. E' bellissimo nella sua regale eleganza.


Per snidarlo ogni cercatore di porcini adotta la propria tecnica. C’è chi si affida alla vista e cerca di individuare dei punti dove il sottobosco presenta una qualche differenza di forma o di colore e chi, come me, preferisce camminare avanti ed indietro rastrellando il terreno con gli occhi puntati sulle brevi distanze.



 Gli esperti cacciatori di porcini conoscono alla perfezione le zone del bosco dove sua maestà maggiormente prolifera. Le chiamano, non a caso, fungaie e della loro esatta posizione spesso mantengono il massimo segreto. Molto difficilmente sveleranno ad altri cercatori di porcini i punti nel bosco delle loro fungaie. 

I porcini crescono in determinati periodi dell’anno, normalmente in tarda primavera ed in autunno, ma solo se si verificano ottimali condizioni di umidità e temperatura. Quando queste condizioni si combinano si ha la "buttata", ovvero la nascita improvvisa e contemporanea dei funghi. Infatti il porcino è un fungo simbionte, può cioè svilupparsi in gruppi di molti esemplari, per cui, quando se ne trova uno, è probabile che nei dintorni ce ne siano degli altri. E se hai la fortuna di imbatterti nella buttata, cosa che a me fino ad ora non è mai successo, te ne torni a casa volando sulle ali della felicità, quasi avessi fatto una bella vincita al superenalotto.

Nella foto qui a fianco vi è un bell'esempio del piacere che avrà provato il mio amico Tonio, la foto è sua, nel trovare nella sua fungaia la buttata di quest'anno.

Ma io, foto sotto, sono felice anche di trovare il mio piccolissimo porcino anche se questo, ovviamente,  scompare rispetto alle cassette di funghi raccolte da Tonio 😃😃.


Quello che noi conosciamo e chiamiamo fungo, in realtà è solo il frutto, quindi solo una piccola parte del complesso organismo che si sviluppa completamente sotto terra con una estesa rete di filamenti che prendono il nome di Ife.

Numerosi studi scientifici hanno dimostrato che il consumo alimentare di funghi apporta notevoli benefici alla nostra salute, sia in funzione anti invecchiamento (Anti-Aging) sia su molte altre patologie connesse al processo di deterioramento del corpo umano.
Di queste particolari proprietà ne parla largamente in un bell'articolo, pubblicato sul sito agemony.com, il Professor Mauro Miceli, Chimico-Farmacista e Biologo, Specialista in Farmacologia e Biochimica Clinica.

Io che, sia chiaro, non sono un esperto conoscitore di funghi, mi limito a beneficiare del piacere di andare a caccia di porcini perché, male che vada, avrò comunque trascorso una bella giornata all’aria aperta, tra i boschi, cosa che avrà senz’altro migliorato di un pochino la qualità della mia vita.




Per chiudere, alcuni piccoli consigli rivolti ai principianti come me:

  • Il fungo si riproduce per mezzo delle spore, cellule microscopiche maschili o femminili che volano nell’aria e si depositano nel terreno. Con condizioni ideali di calore e umidità la spora germina producendo le ife, le quali unendosi con altre spore di sesso opposto formano il micelio, l’organismo che genera il fungo. Per questo motivo è fondamentale che il fungo sia pulito dal terriccio sul posto dove è stato raccolto, e trasportato con delle ceste che favoriscano la dispersione delle spore sul terreno.
  • Anche se i funghi porcini sono facilmente riconoscibili, ci sono alcune specie non commestibili che possono essere confuse con quelle commestibili. Pertanto è assolutamente necessario che il raccolto venga visionato da esperti, che possono essere degli amici o dei conoscenti, o ancora meglio controllati presso gli uffici micologici delle ASL. Questo ovviamente vale per qualsiasi altra specie di funghi.
  • L’accesso ai boschi per la raccolta dei funghi è molto spesso vincolata a precise normative collegate al pagamento di una cifra in denaro. Informatevi sempre prima di impegnarvi nella ricerca per evitare di pagare salate multe.
  • Il rischio di perdersi se non si conosce alla perfezione il territorio è molto alto, pertanto assicuratevi di prendere tutte le precauzioni del caso. Procuratevi almeno una carta della zona e preferibilmente non avventuratevi da soli, nel caso lasciate sempre detto ad un familiare o ad un amico le vostre intenzioni di caccia. Personalmente, oltre alla carta topografica, porto sempre con me un GPS sul quale attivo la registrazione della traccia prima di entrare nel bosco. Si può anche sfruttare il GPS dello smartphone, ma attenzione alle batteria perché si scarica molto velocemente.
  • Rispettate sempre il bosco. Non abbandonate spazzatura, non raccogliete fiori, lasciate in pace i funghi non commestibili. Rispettare la natura è rispettare se stessi!

E con questo, nel salutarvi, non mi resta altro che augurarvi buon divertimento a caccia di porcini!
Buona montagna a tutti!

Ciao sono Mauro Moscatelli di Piccoli Sentieri, benvenuto nel mio blog.
Voglio confessarti che i tuoi commenti, positivi o negativi che siano, sono molto apprezzati. Ti invito pertanto a lasciare traccia del tuo passaggio con un commento nell'apposito spazio, qui sotto.
Se pensi che questa pagina possa interessare i tuoi amici, beh allora non esitare: condividila nella tua rete social. Grazie!
Se vuoi puoi anche iscriverti a Piccoli Sentieri per ricevere tutti gli aggiornamenti direttamente sulla tua e-mail.

Nessun commento:

I post più caldi del momento