Ad oltre un mese dalla mia ultima scarpinata, torno a pubblicare questo piccolo post. Impegni di lavoro, ma sopratutto un doloroso fastidio muscolare, mi hanno costretto a riporre sullo scaffale lo zaino e i mie scarponi da trekking.
Era il 2 settembre e con il mio amico Salvatore avevamo deciso di fare un giro in cerca di funghi porcini. Sapevamo che avremmo preso pioggia, per cui eravamo partiti consapevoli e ben attrezzati.
La scelta per la "battuta di caccia" era ricaduta sui monti del Cerreto dove i boschi, a detta del mio amico, sono rinomati per la loro generosità.
Lasciata la macchina ci siamo incamminati. La giornata era fresca, bella. Affrontata la prima ripida salita ci siamo dovuti anche spogliare per il caldo, ma ben presto, come previsto, la situazione è rapidamente cambiata. Infatti, eravamo appena giunti nella zona di caccia quando una pioggerella, prima leggera poi sempre più insistente, è cominciata a scendere dal cielo ormai plumbeo, riempiendo il bosco del particolare rumore della goccia che picchia sulle foglie, una sonorità che ricordavo benissimo.
Erano anni che non camminavo sotto la pioggia battente nel bel mezzo di un bosco e mi è piaciuto veramente rivivere questa emozione. Fortunatamente la completa assenza dei pericolosi fulmini, ci ha consentito di godere di una pur faticosa camminata, immersi negli odori forti del sottobosco completamente bagnato.
Di porcini, quegli splendidi, nobili e ricercati funghi commestibili, praticamente neanche l'ombra. Solo un paio di avvistamenti, giusto per illuderci di essere sulla strada giusta.
Poi, quando avevamo ormai deciso di rientrare, è sopraggiunto il dolore.
Prima debolmente, poi con sempre maggiore insistenza fino a rendermi difficile il semplice camminare.
Sono riuscito con serie difficoltà a rientrare alla macchina, aiutato da Salvatore, ma da quel 2 Settembre, non sono stato ancora in grado di infilare gli scarponi.
E, ovviamente, nessuna altra uscita in cerca di porcini!
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