Il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione. La fine di un viaggio è solo l'inizio di un altro.
José Saramango
La nuvola veleggia silenziosa e sorniona nell'immenso blu sospinta da mille venti, libera di muoversi in ogni dove. Non esiste ostacolo capace di trattenerla. Ci provano le montagne, le più alte e possenti, ad ostacolare il suo perpetuo cammino, riuscendo tuttalpiù ad imbrigliarla al massimo per qualche ora. Nulla invero possono gli uomini, piccoli e boriosi esseri viventi, che devono accontentarsi di stare a guardare, impotenti al cospetto di cotanta bellezza e potenza.
Ancorché i sentieri del Parco Nazionale delle 5 Terre siano facilmente percorribili ed ottimamente segnalati, essi si snodano con pendenze di tutto rispetto che, associate alle condizioni meteo tipiche delle stagioni estive caratterizzate da giornate afose e calde, rendono spesso le escursioni non meno impegnative di quelle in alta montagna. Questo è, in estrema sintesi, il riassunto dell'escursione che ci ha portati dalla città di La Spezia alla coloratissima cittadina di Corniglia. Di seguito il resoconto dell'escursione.
APPENNINO TOSCO-EMILIANO - CIMA BELFIORE - MONTE ISCHIA
Lo scenario è ancora quello dell'Appennino Tosco-Emiliano e dell'omonimo Parco Nazionale. I sentieri sono quelli che salendo dagli impianti sciistici di Cerreto Laghi, sfiorano il Monte La Nuda e si snodano sul fianco della Cima Belfiore del Monte Scalocchi e Ischia, toccando i passi Belfiore, Pradarena e Lupo. Sullo sfondo le cime Cusna, Prado ed il gruppo delle Panie nelle Apuane osservano attentamente i nostri movimenti.
Immaginate una splendida giornata di sole, immaginate un cielo terso ed una temperatura mite. Immaginate il silenzio rotto solo dal leggero frusciare di una lieve brezza tra le fronde degli alberi. Immaginate la vista che si apre su immensi prati verdi, su colonie di fiori dalle mille sfumature di colori, su un rigoglioso ed immenso bosco. Immaginate di osservare il volteggiare di una famigliola di falchi o di ascoltare in lontananza il secco fischio di un pastore che richiama il suo gregge. Immaginate lo sguardo che si perde lontano, tra gli sconosciuti profili di montagne imperiose.
Immaginate ora che tutto questo accade mentre state percorrendo un facile sentiero di montagna, oppure mentre siete semplicemente sdraiati sulle rive di un tranquillo laghetto di montagna.
APPENNINO TOSCO-EMILIANO - MONTE ALTO E ALPE DI SUCCISO
L'Alpe di Succiso è una delle cime più alte, la settima per l'esattezza, dell'Appennino Settentrionale. Con i suoi 2017 metri, l'Alpe di Succiso è stata la mia prima "conquista" da escursionista. Con l'amico Salvatore abbiamo deciso di tornare sulla vetta dell'Alpe ma non prima di essere saliti sulla vetta del Monte Alto, un'escursione impegnativa sia sotto il profilo fisico sia sotto quello tecnico. Buona lettura!
L'escursione raccontata di seguito è stata l'occasione per visitare uno dei luoghi italiani più tristemente famosi della seconda guerra mondiale dopo la firma dell'armistizio.
Sant'Anna di Stazzema è veramente un luogo simbolo, è il potente faro che mette a nudo l'uomo e le sue più brutali e nefaste azioni; è la dimostrazione viva di quanto egli sia debolmente esposto all'attitudine alla violenza e alla sopraffazione dei propri simili.